Il Palazzo della Gran Guardia, uno dei palazzi di proprietà comunale tra i più rappresentativi sia per la pregevole architettura, sia per la posizione nel cuore della città , delimita il lato meridionale della piazza Bra e completa la forma triangolare della stessa con il Palazzo Barbieri ed il Liston con i suoi signorili palazzi seicenteschi. L’edificio, addossato alle mura comunali, viene fondato nel 1610; la facciata è ultimata nel 1820 sotto la direzione dell’Arch. Barbieri mentre gli spazi interni, vengono utilizzati in epoca più tarda tanto che solo nel 1835 si giunge al collaudo dell’intero edificio. Negli anni ’60 Il palazzo della Gran Guardia si presenta restaurato nella sua parte monumentale, corredato delle due sale ai lati dello scalone Barbieri (tra loro comunicanti attraverso il vano scala), di una dotazione di servizi e centrali termiche (negli scantinati), che permettono allo storico monumento di esercitare una parte attiva nella vita della città , sia con le attività commerciali sia con le importanti e storiche mostre in esso allestite, ma successivamente il baricentro degli affari lascia piazza Brà per spostarsi, a Sud e la Gran Guardia perde il suo vitale ruolo da sempre svolto e si assiste così alla progressiva decadenza del monumento.
All’inizio degli anni ’80 l’Amministrazione Comunale decide di fare un centro congressi sviluppato nell”area delle due sale ai lati dello scalone Barbieri ma per il suo completamento diventa essenziale il restauro dell’intero palazzo monumentale.
Progetto Architettonico
Partendo dalle approfondite indagini condotte sul sito durante le fase dei rilievi architettonici e dall’esame dei dati e delle informazioni storiche, il progetto di restauro propone il recupero delle parti funzionali e architettoniche la cui alterazione, non ha cancellato le tracce dello stato originale e il mantenimento di quelle trasformazioni, come l’apertura dei vani porta nel piano terra a loggiato utilizzate in seguito alla costruzione della Sala Grani e della Sala Vini, che sarebbe difficile cercare di riportare allo smarrito e incerto stato originario ed infine il progetto considera necessario perseguire la conservazione e il restauro di tutti gli elementi architettonici e costruttivi venuti alla luce durante i sondaggi. Primo obiettivo è perciò la restituzione della Gran Guardia allo stato più prossimo alla condizione assunta all’inizio del secolo, prima dei lavori compiuti negli anni ’20 e di quelli successivi che, soprattutto per la scala Barbieri, ne hanno alterata la situazione originale.
Un secondo obiettivo è il pieno riutilizzo funzionale del fabbricato antico nel rispetto del valore storico-architettonico. Il progetto del centro congressi e il restauro della Gran Guardia prevede che essa partecipi alla futura vita del nuovo impianto edilizio con un doppio ruolo: come facciata e ingresso monumentale all’intero complesso e contemporaneamente per allestire grandi e piccole mostre e cerimonie pubbliche.
Il progetto prevede la realizzazione completa degli impianti per la riqualificazione dell’edificio della Gran Guardia Monumentale e dell’adiacente Centro Congressi, il consolidamento dello scalone, della struttura portante perimetrale e delle coperture del palazzo monumentale.
L’edificio del Centro Congressi costruito a ridosso della parte monumentale della Gran Guardia e delle Mura Viscontee a lavori ultimati ospita una grande sala a piano terra da 560 posti a sedere a cui vanno aggiunti ulteriori 120 posti ricavati in una balconata alla quota del portico dell’edificio monumentale per un totale di 680 posti. Al piano Loggia (piazza Bra) si trova la torre Pentagona di 500 mq, adibita ad ingresso-caffetteria o spazio espositivo; al livello intermedio si colloca una sala multifunzionale adibita a spazio espositivo o congressuale per un totale di 350 posti; al piano nobile una sala congressi di oltre 200 posti a sedere, spazi destinati ad esposizioni temporanee nei saloni dell’edificio monumentale.