Anno: 1995-2001 1° Lotto / 2003-2007 2° Lotto
Oggetto: Restauro di Palazzo Luzzato Dina Augusta Buzzacarini per la sede del Dipartimento di Storia dell’Università di Padova
Luogo: Padova – Italia
Committente: Università degli Studi di Padova

L’intervento ha portato al completo recupero di 14.300 mc, corrispondenti ad una superficie utile complessiva di 3.440 mq, in cui sono distribuiti la Biblioteca per oltre 100.000 tra libri e riviste, sale di lettura e consultazione, un’aula studio, aule didattiche per complessivi 164 posti, un’aula magna per 100 persone, 30 studi e 3 sale riunioni, oltre a spazi per segreteria e amministrazione.

L’intervento di restauro è stato condotto nel massimo rispetto dell’esistente, limitando al minimo gli interventi di trasformazione, dovuti alle nuove esigenze funzionali, ed eliminando gli elementi estranei all’impianto originario. Nel corso del lungo restauro (1997-2000 per il primo lotto e 2002-2005 per il secondo) solo il completamento delle opere di demolizione ha permesso un’analisi definitiva delle strutture esistenti e la scoperta di nuovi e sorprendenti elementi che hanno portato a numerose modifiche del progetto originario.

L’analisi statica evidenziò un degrado giunto ad un livello pericolosamente avanzato. Le fondazioni ove necessario sono state rafforzate con la realizzazione di sottofondazioni costituite da una doppia fila di micropali, mentre una piccola porzione dell’edificio, lungo vicolo Selvatico, mantiene l’originaria tipologia di fondazioni a volta e sulle quali non è stato eseguito nessun tipo di intervento.

Strutture in muratura. Il consolidamento strutturale di archi, pilastri e murature in mattoni pieni è stato eseguito con interventi diversificati a seconda delle dimensioni delle lesioni presenti.

Strutture lignee. Gli interventi sulle travi sono stati diversificati a seconda del degrado presente: si è infatti provveduto al consolidamento mediante l’inserimento di barre in acciaio inox, alla ricostruzione delle testate, o alla realizzazione di protesi nelle situazioni più compromesse. Il rinforzo dei solai è stato eseguito nella quasi totalità secondo la tecnica della solidarizzazione strutturale fra la trave in legno e la sovrastante cappa di calcestruzzo. Le strutture lignee della copertura sono state tutte rimosse, per permettere la realizzazione di un cordolo di coronamento, e poi riposizionate, procedendo solo alla sostituzione delle parti deteriorate.
Nella nuova copertura si è provveduto anche all’inserimento della coibentazione e delle impermeabilizzazioni necessarie, mentre nel ricollocare i coppi esistenti si è avuto cura di mescolarli a quelli di nuova fabbricazione.

Superfici decorate. Numerosi sono stati i ritrovamenti pittorici su murature e travature lignee, sia all’interno che all’esterno dell’edificio, con la presenza in alcuni casi di tracce di epoca diversa sulla stessa superficie.
Il restauro vero e proprio è poi iniziato con una delicata pulizia, il consolidamento con iniezioni di resina acrilica, la disinfezione e il trattamento antiparassitario, la stuccatura delle lacune e l’integrazione pittorica delle medesime. La quasi la totalità delle finestre presenta cornici realizzate in pietra di Nanto, originaria della zona, che per le caratteristiche di grande friabilità risultava molto deteriorata e con numerosi fenomeni di distacco. L’intervento di recupero è stato eseguito procedendo in primo luogo al pre-consolidamento, mediante impregnazione con resina, e poi alla pulizia delle superfici.

Impianti. La completa funzionalità del palazzo risulta strettamente correlata alla realizzazione di nuovi impianti e dotazioni tecnologiche. Nei vani di pregio, con pareti e soffitti decorati, questa dotazione è stata ridotta al minimo, spostandola nei locali adiacenti, sia per la distribuzione orizzontale che verticale, senza andare ad interferire con gli interventi di consolidamento strutturale.
Oltre agli impianti termoidraulici e a quelli di sicurezza previsti dalla vigente normativa, è stato realizzato in tutto l’edificio l’impianto di raffrescamento dell’aria, e in tutti in locali destinati a studenti e docenti è presente il completo cablaggio per la rete informatica.

PALAZZO LUZZATO BUZZACARINI – Padova